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La battaglia d’arresto sul monte Grappa

La prima battaglia difensiva (11-27 novembre 1917)

Mentre in pianura si stavano radunando due divisioni inglesi e tre francesi inviate dagli Alleati, il 12 novembre il comando austrotedesco della 14ª armata emanò l’ordine di attacco alla nuova linea italiana. Di fronte al monte Grappa era schierato il I corpo d’armata austroungarico, comandato dal generale austriaco Alfred Krauss, le cui intenzioni erano di penetrare in Val Piave e in Val Brenta, ai lati del Grappa, pensando di ripetere la manovra riuscitagli a Caporetto, e lasciando, in un primo momento, il compito di conquistare il Massiccio a colonne fiancheggianti.

Il 14 iniziò il grande attacco austriaco contro il Grappa, con i reparti che attaccarono le posizioni italiane a nord, dove sui monti Roncon, Peurna e Tomatico invano si opposero gli alpini dei battaglioni Val Tagliamento, Val Natisone, Val Cismon e i fanti della brigata Como. I reparti italiani furono costretti ad arretrare, il giorno dopo, sulla linea monte Prassolan – Solaroli – Fontanasecca – Cornella. Nella notte sul 16 la 117ª divisione tedesca attraversò inizialmente il Piave ma fu decisamente respinta. Il 17 gli imperiali occuparono il Prassolan, ed ebbero ragione della strenua difesa opposta dagli italiani sul monte Cornella e alla stretta di Quero. Il giorno stesso gli attacchi austriaci si rivolsero contro monte Pertica, posizione di fondamentale importanza, in quanto costituiva il principale ostacolo contro la cima del Grappa, fulcro dello schieramento italiano, e proteggeva il settore Coston – Asolone – Col della Berretta. La lotta durò violentissima per cinque giorni, al termine dei quali la contesa sommità del Pertica fu anche raggiunta dagli attaccanti. Da allora la sua nuda cima rimase per tutta la guerra terra di nessuno, sconvolta dalle artiglierie e continuamente assaltata da entrambe le parti. Altrettanto aspramente si combatté nei settori monte Fontanasecca – monte Spinoncia e in quello del Tomba – Monfenera. Il Fontanasecca cadde il 21 novembre, mentre gli alpini del 4° gruppo (Feltre, Val Maira, Arvenis e Val Cismon) riuscirono a resistere sullo Spinoncia.

Il 18 cadde il Monfenera e il 22 gli attaccanti conquistarono il monte Tomba.
Nei giorni 22 e 23 gli assalti contro il Col della Berretta e il Col Caprile furono respinti dai fanti e dagli alpini del Val Brenta.
Dopo una breve pausa, il 25 gli austroungarici rinnovarono gli assalti contro le posizioni italiane tra il Pertica e il Monfenera ma furono contenuti, seppure a prezzo di gravi perdite, e il 26 attaccarono il Col della Berretta, anche qui respinti.
Dopo questi insuccessi degli attaccanti le operazioni ebbero una sosta, quanto mai necessaria, che consentì ad entrambe le parti di riorganizzarsi.

 

– Il settore del Monte Grappa –

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