Gennaio 1918

– Il trissinese Chiarello Pietro –

– L’alpino recoarese Storti Marcello –

Il triste elenco si apre con l’alpino trissinese Chiarello Pietro, anni 35, di Giovanni e Pellizzaro Antonia, coniugato con Stocchero Luigia e padre di quattro figli. Apparteneva a una compagnia mitraglieri alpina. Morì per malattia il 1° gennaio presso l’ospedale da campo 028 di Brescia.

L’11 gennaio moriva a causa di ferite riportate in combattimento sull’Altopiano di Asiago un altro trissinese, Piccoli Valentino, anni 21, di Paolo. Era un artiglierie del 3° reggimento da montagna. Non conoscendo la batteria di appartenenza, si suppone che sia stato colpito durante uno dei quotidiani tiri delle opposte artiglierie.

Un altro artigliere, di Castelgomberto, morì il 15 gennaio nella 15ª sezione di Sanità per ferite in combattimento. Era il caporale Fortuna Francesco, di Antonio e Mattiello Catterina, bracciante di anni 24, del 3° reggimento da montagna. Il suo reparto fu impegnato nei combattimenti che il 13 e il 14 gennaio si svolsero sul Monte Grappa, nel settore di Monte Asolone, nell’ambito delle limitate operazioni offensive italiane seguita alla Battaglia d’Arresto. Fu decorato alla memoria con la seguente motivazione:

Fortuna Francesco, da Castelgomberto (Vicenza), caporale del 3° reggimento da montagna. Medaglia di Bronzo.

Disimpegnava con calma, perizia e coraggio, per due giorni continui le funzioni di puntatore, sotto l’intenso fuoco nemico, rimanendo imperterrito al suo posto, sino a che una granata avversaria non lo colpiva a morte. Monte Asolone 15 gennaio 1918”.

La morte del valdagnese Ceranto Angelo, del 6° reggimento alpini, apre il lungo elenco degli scomparsi in prigionia. Ceranto Angelo, anni 23, di Antonio e Faggion Maria, apparteneva alla 877ª compagnia mitragliatrici. Morì il 18 gennaio nel campo di prigionia di Nagy Megyer in Ungheria (oggi in Slovacchia).

Il 24 gennaio, nell’ospedale di Josephstadt, in Boemia, oggi Repubblica Ceca, morì il recoarese Storti Marcello, anni 19 appena compiuti, di Domenico e Antonia Storti, minatore di contrada Bisso, fratello del fante Storti Giuseppe caduto l’anno prima a Udine durante un bombardamento aereo. Marcello era uno dei ragazzi del ’99, probabilmente del battaglione Vicenza, ed era stato fatto prigioniero sul monte Badenecche durante i combattimenti del 4-5 dicembre 1917.

Il 28 gennaio si spegneva per malattia nell’ospedaletto a campo n. 026 Cariolato Domenico di Pietro, 6° reggimento alpini, anni 36, di Castelgomberto.

Il 30 gennaio moriva nell’ospedale di Bassano, in seguito a ferite riportate in combattimento, il caporale Dalla Valle Pietro di Alessandro, anni 21, di Altissimo. Era del 6° reggimento alpini e quasi certamente era stato ferito nel corso della Battaglia dei Tre Monti.

Chiudiamo l’elenco di questo mese riportando la morte avvenuta il 16 gennaio per malattia in uno sconosciuto campo di prigionia dell’Impero di Marcheluzzo Fortunato, anni 21, di Santo e Mastrotto Caterina, contadino di Trissino. Nell’Albo d’Oro dei Caduti risulta appartenente al 77° reggimento fanteria, mentre nella lista pubblicata in occasione del Centenario dal Comune di Trissino appare come alpino del 6° reggimento. Nel dubbio, riteniamo opportuno ricordarlo.

di  Claudio Gattera